INTRODUZIONE:
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Nell’ antichità classica i greci furono i più fervidi sostenitori della cultura fisica, intesa sia come educazione della volontà sia come fondamento per un armonico sviluppo del corpo, per affinare i sensi, per l’acquisizione delle norme igieniche di base, e soprattutto per la preparazione psicofisica alla guerra (tra la cultura spartana).
Inizialmente l’atletismo dei greci in ambito ateniese nacque come fatto culturale a fini prevalentemente estetici, ovvero gli atleti facevano ginnastica per migliorare l’aspetto esteriore del proprio corpo, ma ben presto essi sentirono quasi il “bisogno” di confrontarsi fra loro, di raggiungere e fissare dei record, e di cimentarsi in vere e proprie gare: l’agonismo tipico dell’uomo greco non tarda dunque a manifestarsi.
Come disse Powell: “è merito dei Greci di aver scoperto la forma più attrattiva ed originale di sport in modo da ottenere uno sviluppo armonioso ed equilibrato di mente e corpo, mirando alla suprema gioia di un essere umano funzionale”.
Il termine sport è l’abbreviazione della parola inglese disport che significa divertimento. La parola disport deriva dalla parola antica francese desport che ha lo stesso significato.
La parola francese antica desport deriva dal latino deportare, composizione della parola de, che significa allontanamento, e portare, proprio del suo significato.
Quindi deportare significa portarsi lontano, e questo portarsi lontano stava a significare uscire fuori porta dalle mura cittadine per svolgere attività fisiche.
Le parole desport e disport poi divenuto sport, come detto significano divertimento, parola che deriva dal verbo latino divertere che significa allontanarsi. Con il termine sport si indicano tutte le discipline fisiche in tutte le sue forme e fini, che c’erano da prima dell’uso della parola deportare ad oggi. La concezione dello sport come attività che coinvolge le abilità umane di base (fisiche e mentali), esercitarle costantemente al fine di migliorarle e utilizzarle successivamente in maniera più proficua, ci fa capire come lo sport sia antico almeno quanto lo sviluppo dell’intelligenza umana.
Inoltre il progetto sport nasce per promuovere soprattutto le attività di gruppo.
TARGET:
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Il progetto è rivolto a tutti i ragazzi delle strutture del CEIS “San Crispino” di Viterbo, e si estende su tutto il territorio Viterbese
OBIETTIVI:
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L’obiettivo è quello di promuovere lo sport come attività educativa, ricreativa e soprattutto far vivere lo sport non solo come competizione, ma come momento per condividere un’attività ludica atta a migliorare i rapporti interpersonali nel gruppo. Lo sport di squadra, diversamente dallo sport individuale, ti porta a confrontarti con il resto dei componenti perché tutti fanno parte di un meccanismo che ti porta ad ottenere un risultato positivo o negativo che sia, il cui cardine è il senso di appartenenza. Il rispetto delle regole e delle persone è fondamentale per renderla un’attività realmente educativa.
LUOGO:
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Le attività si svolgeranno presso le strutture del CEIS (palestra, campi di calcetto) e nelle strutture presenti sul territorio Viterbese.
ORGANIZZAZIONE:
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Si propone attività sportiva da attuare con ciclo settimanale in virtù delle disponibilità dei volontari a disposizione (Giancarlo Guerra si occupa di Rugby; per il volley contattare un volontario).
L’attività si svolgerebbe il Lunedì, Mercoledì e il Sabato. Lunedì e Mercoledì il pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 (giorno in cui le tre strutture Ct, Accoglienza e Diogene sono più libere da altre attività) ed il Sabato mattina.
L’idea è quella di costruire dei contenitori a cui possano partecipare un numero sempre maggiore di ragazzi, e che rappresenti un momento ludico, collettivo e sano da organizzare come segue:
Il Lunedì: Allenamento di Rugby (si sta valutando l’opzione della piscina disponibile e a costi simbolici) presso i campi della Quercia. La partecipazione a tale contenitore è strutturata ad una tipologia di gioco detta a “basso impatto”, cioè quasi senza contatto fisico e subordinata ad una preventiva selezione dell’utenza in base alle caratteristiche di personalità. Il tutto si svolgerebbe con la conduzione del Volontario Guerra e sotto la supervisione di uno o più operatori del Ce.I.S;
Il mercoledì: Allenamenti di pallavolo presso la palestra della Comunità La Quercia (si sta valutando l’opzione di una struttura esterna disponibile e gratuita) sempre con la presenza di un volontario che si occupa della gestione dell’allenamento sotto la supervisione di un operatore;
Il sabato: Allenamento Calcetto da svolgersi presso i campi di calcetto della Comunità La Quercia e verranno gestiti autonomamente dal personale della struttura.
TEMPI DI REALIZZAZIONE:
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Il Progetto dovrebbe partire in Primavera, in quanto dobbiamo accordarci con i volontari che seguiranno le attività. Allego anche un preventivo per mettere in uso la palestra della CT la Quercia in quanto deficitaria di materiale quali palloni, rete ed altre attrezzature idonee per la Pallavolo.
Nella palestra della Ct sono presenti degli attrezzi per attività pesistica, sono da sistemare e disporre in modo che non interferiscano nell’attività del volley. Una volta organizzati gli spazi è necessario identificare uno o più giorni per svolgere la sala pesi. Verranno compilate delle schede apposite in base ai diversi livelli di allenamento da un istruttore di mia conoscenza.
REFERENTE PROGETTO:
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CT Diogene : Leonardo Ferretti cell. 3934641177
0761/228127-5 leos82@alice.it diogene@ceis.viterbo.it